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al testo di Marina Pacifici
Per mia madre
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Vorrei che dove ti trovi ora ti giungesse la carezza profumata del calicanto e poterti parlare ancora.
Vedere in un sospiro alla fine di questa notte all'addiaccio, fredda e senza stelle l'incanto dell'aurora. Sognare la tua mano che stringe la mia...
Nell'attimo in cui il dolore si trasfigura in elegia ed intimo canto e la solitudine, madre amata, diviene preghiera e poesia.
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Franca Colozzo
- 12/02/2021 19:40:00
[ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]
Una poesia che è canto, inno alla tua amata madre, elegia e incanto dei giorni trascorsi insieme. Figura più nobile non sarà mai dato di immaginare. Eppure tante volte anche la madre è messa in croce e calpestata dagli uomini o dagli stessi figli in questepoca incolta ed amorale che non ha fede né etica e che scorre tra lindifferenza generale. Nella tua poesia, commovente e coinvolgente, il flusso delle parole scorre quasi ad illuminare la notte che stiamo attraversando, una notte buia e senza stelle. Ma, alla fine, si leva in alto la tua preghiera e si scioglie il dolore in poesia.
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